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Il Vero Bio: il controllo della certificazione biologica e la veridicità di filiera

Il Vero Bio: il controllo della certificazione biologica e la veridicità di filiera

Il Vero Bio: il controllo della certificazione biologica e la veridicità di filiera

Foto in analogico scattata nei nostri campi per il progetto del blog dei Briganti Etici, ottobre 2021

Nove italiani su dieci hanno acquistato almeno un prodotto biologico negli ultimi sette mesi, lo rivela l’Osservatorio Sana, promosso da Bologna Fiere. È un dato estremamente positivo, se si pensa che nel 2016 se ne contavano appena sei su dieci.

Nell’ultimo decennio non abbiamo fatto altro che sentire parlare di biologico, prima decantato dai piccoli negozi fisici – gli unici specializzati quando ancora il biologico era considerato per pochi – fino ai giorni nostri, in cui viene commercializzato anche dalle grandi catene di supermercati.

Eppure non è tutto oro ciò che luccica, dicevano gli antichi, e avevano ragione se si pensa che con il tempo il biologico è diventato un trend da strumentalizzare con finalità commerciali. Il marchio biologico, infatti, non è sufficiente ad assicurare che un prodotto rispetti tutti i requisiti di una coltivazione etica e sostenibile.

Vediamo quindi come riconoscere un vero prodotto bio e la sua certificazione biologica.

La truffa del falso biologico

Sei sicuro che tutti i prodotti biologici esposti sugli scaffali siano realmente biologici?

Riconoscere un vero prodotto biologico non è sempre facile. Ad oggi sono numerose le grandi catene di discount che offrono prodotti a marchio bio a prezzo estremamente competitivo, al pari dei prodotti non biologici. Come sono anche numerosi i produttori che certificano parte dei loro appezzamenti di terreno per poi rivendere come biologico anche il raccolto convenzionale.

Quindi cosa stai mangiando realmente?

Consulta l’articolo sulla differenza tra i prodotti biologici e quelli convenzionali per scoprirlo.

Come si ottiene la certificazione biologica?

Si tratta di un processo estremamente lungo che richiede il rispetto di determinati standard dettati dal regolamento del Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali. L’azienda che ottiene l’idoneità alla certificazione biologica a seguito di numerosi controlli viene iscritta all’albo nazionale degli operatori del biologico. La sua validità è annuale e viene riconfermata solo a seguito delle visite degli ispettori.

Tra le norme da seguire ci sono quelle relative alle pratiche utili a mantenere alta la fertilità del terreno, come l’utilizzo del letame come metodo di concimazione o l’uso delle rotazioni colturali – si tratta di una tecnica che previene l’impoverimento del terreno dei suoi micro-macro elementi. E ancora, si parla del divieto di utilizzo di prodotti fitosanitari (i cosiddetti pesticidi) dannosi per l’ambiente e per gli insetti che contribuiscono all’impollinazione e al ciclo di vita della pianta.

Potrebbe interessarti anche: “Il biologico è una forma sana di rivoluzione“.

Come riconoscere un prodotto bio attraverso la sua certificazione biologica

Innanzitutto è fondamentale leggere le etichette dei prodotti che acquisti. In Europa l’utilizzo del marchio biologico è ammesso per le merci che contengono almeno il 95% di ingredienti bio, mentre il restante 5% deve comunque rispettare delle restrizioni e particolari condizioni.

Affidarsi a rivenditori di fiducia è un altro fattore che può aiutarti a evitare le truffe del falso bio. Realtà come Passo Ladro puntano infatti alla veridicità di filiera, attraverso una produzione trasparente che ha inizio con una coltivazione con metodi biologici fino ai controlli serrati dell’intera produzione: dal campo alla tavola.

Passo Ladro è il vero bio

Passo Ladro è certificato Bioagricert (certificazione biologica) e ha intrapreso da diversi mesi l’iter per la conversione al regime biodinamico Demeter. Si tratta di un percorso che va oltre il biologico, della durata di due anni e che prevede una serie di interventi volti ad attivare i processi che stimolano e rendono vitali le connessioni naturali. L’obiettivo è quello di rendere un’agricoltura capace di sostenersi attraverso l’autosussistenza dell’azienda agricola stessa.

Secondo l’agricoltura biodinamica il suolo è composto da diversi elementi (batteri, microrganismi e insetti) che come l’uomo, gli animali e le piante fanno parte di un tutto e ognuno di questi, anche la più piccola, contribuisce al ciclo vitale del terreno e alla sopravvivenza reciproca. Si tratta di uno scambio di valore: noi ci prendiamo cura della terra e dei suoi elementi, mantenendo in salute l’intero ecosistema e in cambio otteniamo prodotti sani e più nutrienti.

Il nostro futuro è biodinamico

Il concetto si sposa alla perfezione con la filosofia di Passo Ladro la cui mission è quella di favorire un ciclo quanto più naturale possibile della produzione agricola e connettere l’uomo alla natura senza altri intermediari. Per questi motivi, uno dei nostri passi successivi sarà quello di introdurre delle stalle per animali nutriti attraverso un’alimentazione sana per favorire una concimazione da letame naturale.

Segui Passo Ladro per futuri approfondimenti sul mondo del biologico.

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